“Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene, Beppe”
[cit. Fabio Caressa]
Fin dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, ho cercato di approfondire le cause del conflitto, gli attori coinvolti e gli interessi in gioco. Ho fatto affidamento principalmente sui giornali che, nonostante le difficoltà del settore editoriale, il calo vertiginoso dei lettori eccetera eccetera rimangono a mio avviso una risorsa insostituibile per l’informazione.
A quasi tre anni dall’inizio della guerra, i segnali sono preoccupanti. In questi mesi, si sono aggiunti altri conflitti, come quello israelo-palestinese, con l’espansione del conflitto in Libano e nel Mar Rosso, e la ripresa della guerra civile in Siria, che temo possa essere il vero innesco della Terza Guerra Mondiale. Spero di sbagliarmi (vedi post scriptum alla fine dell’articolo).
Tuttavia, in questo articolo non intendo fare previsioni né ipotesi, ma piuttosto elencare alcune notizie in cui mi sono imbattuto questa settimana. Poi ognuno tragga le conclusioni che meglio ritiene.
- Dopo la fornitura dei missili Atacms (Army Tactical Missile System) da parte degli Stati Uniti, l’Ucraina ha ricevuto anche un carico di mine antiuomo per contenere l’offensiva russa nella regione di Kursk.
- L’Ucraina è firmataria della Convenzione di Ottawa, conosciuta come il Trattato per la messa al bando delle mine antiuomo, che nel 1997 ha vietato l’uso, la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio delle mine antipersona. Va precisato che l’Ucraina ha firmato il trattato ma non l’ha ancora ratificato.
- Dopo l’attacco russo alla città di Dnipro con il missile balistico Oreshnik, la Germania ha iniziato a compilare una lista di bunker che potrebbero fungere da rifugi d’emergenza in caso di escalation. Inoltre, il Ministero dell’Interno tedesco ha invitato i cittadini a preparare rifugi nelle proprie abitazioni, convertendo scantinati e garage.
- Secondo Mosca, il missile Oreshnik può viaggiare a 3 chilometri al secondo, il che significa che in una traiettoria da Mosca a Parigi impiegherebbe circa 16 minuti per colpire la capitale francese. In questo lasso di tempo – anche in un lasso di tempo più breve se il bersaglio è più vicino -, il paese attaccato dovrebbe decidere se il missile in avvicinamento porta una testata nucleare e rispondere di conseguenza.
- Durante una dichiarazione ufficiale al vertice dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) in Kazakistan, il presidente russo Vladimir Putin ha paragonato l’impatto del missile Oreshnik a quello di un meteorite. M-E-T-E-O-R-I-T-E!!!
- Dopo l’annuncio del cessate il fuoco in Libano tra Hezbollah e Israele, molte persone sono scese in strada per festeggiare con bandiere di Hezbollah e immagini del leader ucciso Nasrallah. Alcune comunità cristiane libanesi hanno criticato i festeggiamenti, ritenendoli inappropriati mentre il paese è ancora devastato dalle bombe. Della serie: COSA CAZZO FESTEGGIATE?
- In Siria, la guerra civile, che va avanti dal 2011, è ripresa con rinnovata violenza. I ribelli jihadisti (sunniti) hanno preso il controllo di Aleppo, mentre i russi, alleati del regime di Bashar al-Assad (sciita), hanno bombardato nuovamente la città. Nel 2016, un video documentò la tragica distruzione di Aleppo [collegamento esterno a YouTube]. Da allora, il termine “metodo Aleppo” viene usato per descrivere il metodo brutale e indiscriminato delle forze russe, un approccio che richiama il “modello Grozny”, adottato dai russi in Cecenia negli anni ’90.
- Secondo il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani il comportamento di Putin è simile a quello dei guerrieri antichi che battevano la spada sullo scudo per spaventare il nemico. Sic!
Post Scriptum:
In Siria, in un territorio grande su per giù quanto il Galles (suggerimento di Chat GPT) sono a vario titolo presenti:
- Stati Uniti: Base militare di Al-Tanf;
- Russia: base navale porto di Tartus;
- Israele: Alture del Golan;
- Iran: il presidente siriano Bashar al-Assad appartiene alla corrente alawita, branca minoritaria dello sciismo;
- Turchia: intervento principalmente in funzione anti-curda;
- Curdi (PKK): in funzione anti-turca;
- Al-Qaeda: il gruppo si chiama Hay’at Tahrir al-Sham (HTS);
- Isis: il gruppo terroristico è ancora attivo nel nord del paese. La città di Raqqa ne è stata la roccaforte…
[to be continued]
“Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene, Beppe”
[cit. Fabio Caressa]
Fin dall’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, ho cercato di approfondire le cause del conflitto, gli attori coinvolti e gli interessi in gioco. Ho fatto affidamento principalmente sui giornali che, nonostante le difficoltà del settore editoriale, il calo vertiginoso dei lettori eccetera eccetera rimangono a mio avviso una risorsa insostituibile per l’informazione.
A quasi tre anni dall’inizio della guerra, i segnali sono preoccupanti. In questi mesi, si sono aggiunti altri conflitti, come quello israelo-palestinese, con l’espansione del conflitto in Libano e nel Mar Rosso, e la ripresa della guerra civile in Siria, che temo possa essere il vero innesco della Terza Guerra Mondiale. Spero di sbagliarmi (vedi post scriptum alla fine dell’articolo).
Tuttavia, in questo articolo non intendo fare previsioni né ipotesi, ma piuttosto elencare alcune notizie in cui mi sono imbattuto questa settimana. Poi ognuno tragga le conclusioni che meglio ritiene.
- Dopo la fornitura dei missili Atacms (Army Tactical Missile System) da parte degli Stati Uniti, l’Ucraina ha ricevuto anche un carico di mine antiuomo per contenere l’offensiva russa nella regione di Kursk.
- L’Ucraina è firmataria della Convenzione di Ottawa, conosciuta come il Trattato per la messa al bando delle mine antiuomo, che nel 1997 ha vietato l’uso, la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio delle mine antipersona. Va precisato che l’Ucraina ha firmato il trattato ma non l’ha ancora ratificato.
- Dopo l’attacco russo alla città di Dnipro con il missile balistico Oreshnik, la Germania ha iniziato a compilare una lista di bunker che potrebbero fungere da rifugi d’emergenza in caso di escalation. Inoltre, il Ministero dell’Interno tedesco ha invitato i cittadini a preparare rifugi nelle proprie abitazioni, convertendo scantinati e garage.
- Secondo Mosca, il missile Oreshnik può viaggiare a 3 chilometri al secondo, il che significa che in una traiettoria da Mosca a Parigi impiegherebbe circa 16 minuti per colpire la capitale francese. In questo lasso di tempo – anche in un lasso di tempo più breve se il bersaglio è più vicino -, il paese attaccato dovrebbe decidere se il missile in avvicinamento porta una testata nucleare e rispondere di conseguenza.
- Durante una dichiarazione ufficiale al vertice dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) in Kazakistan, il presidente russo Vladimir Putin ha paragonato l’impatto del missile Oreshnik a quello di un meteorite. M-E-T-E-O-R-I-T-E!!!
- Dopo l’annuncio del cessate il fuoco in Libano tra Hezbollah e Israele, molte persone sono scese in strada per festeggiare con bandiere di Hezbollah e immagini del leader ucciso Nasrallah. Alcune comunità cristiane libanesi hanno criticato i festeggiamenti, ritenendoli inappropriati mentre il paese è ancora devastato dalle bombe. Della serie: COSA CAZZO FESTEGGIATE?
- In Siria, la guerra civile, che va avanti dal 2011, è ripresa con rinnovata violenza. I ribelli jihadisti (sunniti) hanno preso il controllo di Aleppo, mentre i russi, alleati del regime di Bashar al-Assad (sciita), hanno bombardato nuovamente la città. Nel 2016, un video documentò la tragica distruzione di Aleppo [collegamento esterno a YouTube]. Da allora, il termine “metodo Aleppo” viene usato per descrivere il metodo brutale e indiscriminato delle forze russe, un approccio che richiama il “modello Grozny”, adottato dai russi in Cecenia negli anni ’90.
- Secondo il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani il comportamento di Putin è simile a quello dei guerrieri antichi che battevano la spada sullo scudo per spaventare il nemico. Sic!
Post Scriptum:
In Siria, in un territorio grande su per giù quanto il Galles (suggerimento di Chat GPT) sono a vario titolo presenti:
- Stati Uniti: Base militare di Al-Tanf;
- Russia: base navale porto di Tartus;
- Israele: Alture del Golan;
- Iran: il presidente siriano Bashar al-Assad appartiene alla corrente alawita, branca minoritaria dello sciismo;
- Turchia: intervento principalmente in funzione anti-curda;
- Curdi (PKK): in funzione anti-turca;
- Al-Qaeda: il gruppo si chiama Hay’at Tahrir al-Sham (HTS);
- Isis: il gruppo terroristico è ancora attivo nel nord del paese. La città di Raqqa ne è stata la roccaforte…
[to be continued]